Il particolato fine (Particulate Matter PM) è costituito da particelle solide e liquide aventi diametro aerodinamico variabile fra 0,1 e circa 100 μm che tendono a rimanere sospese in aria.
Il termine PM10 identifica le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 μm (1 μm = 1 millesimo di millimetro), il termine PM2.5 è relativo alle particelle con diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 2.5 μm. Generalmente tali particelle sono costituite da una miscela di elementi quali carbonio (organico ed inorganico), fibre, metalli (ferro, rame, piombo, nichel, cadmio, …), nitrati, solfati, composti organici (idrocarburi, acidi organici, I.P.A., …), materiale inerte (frammenti di suolo, spore, pollini, …) e particelle liquide.
I limiti di legge
Il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n. 155 (recepimento della direttiva europea 2008/50/CE) stabilisce i valori limite per le concentrazioni nell’aria ambiente di PM10.
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